Not known Details About apologia di reato
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for every aversi comunicazione con più persone è necessario e sufficiente che la comunicazione avvenga con almeno thanks persone, tra le quali non vanno tuttavia compresi gli eventuali concorrenti nel reato.
Non integra il reato di diffamazione la segnalazione di comportamenti deontologicamente non corretti. È il caso dell’invio di una comunicazione al Presidente dell’Ordine professionale in cui, con espressioni offensive, vengono segnalati i comportamenti deontologicamente scorretti del professionista poiché è un reclamo diretto personalmente al titolare di un organo e manca la comunicazione con più persone (Corte di Cassazione, sez. V, sentenza 8 maggio 2009, n. 19396).
Oltre al diritto di cronaca e a quello di critica esiste anche il diritto di satira. In cosa consiste?
In tale state of affairs manca evidentemente l’azione di incolpare qualcuno, impedendo che si possa configurare la calunnia. Anche per questo motivo la pena è meno severa, essendo prevista la reclusione da uno a tre anni, contro la reclusione da due a sei anni prevista per la calunnia.
La giurisprudenza ha riconosciuto la possibilità di fare ricorso alla prova presuntiva, “che può costituire l’unica forma per la formazione del convincimento del Giudice, non trattandosi di mezzo di prova di rango inferiore agli altri” (cfr. Cassazione Civile, n. 24474/2014).
I giudici di Piazza Cavour, dinanzi alla richiesta di much rientrare il caso dell'uomo nell'egida di cui all'art. 159 cp, che elenca le ipotesi in cui si può fermare l'orologio della prescrizione, si trovarono costretti a dover respingere tale richiesta, sottolineando come nel comma uno del richiamato articolo non possa farsi rientrare anche la necessità di risolvere il dubbio sull'innocenza o meno della parte in causa.
In particolare, si tratta del caso nel quale l’accusatore accusi qualcuno di un reato for each il quale la legge stabilisce la pena della reclusione superiore nel massimo a dieci anni o un’altra pena più grave.
Tradizionalmente il delitto di calunnia si configura come plurioffensivo. Bene giuridico tutelato è, a un tempo, sia la corretta amministrazione della giustizia, sia l'onore, ed eventualmente la libertà personale, del falsamente incolpato. Una prima e più risalente posizione, vede la condotta di calunnia come lesiva del superiore interesse dello Stato alla retta amministrazione della giustizia penale.
Una conferma dell'applicazione dei suddetti criteri di individuazione è rintracciabile nel caso di un maresciallo della Guardia di Finanza di San Miniato (Pisa), che ha etichettato un collega, che lo ha sostituito nell'incarico lavorativo, con epiteti poco gentili, pubblicando sul social network Facebook, tra i dati personali del proprio profilo, la frase “…attualmente defenestrato a causa dell’arrivo di collega sommamente raccomandato..."[15], alla quale seguivano una serie di insulti e minacce. Il maresciallo, condannato in primo grado a tre mesi di reclusione militare per diffamazione pluriaggravata, è stato in un secondo momento assolto dalla Corte militare d'appello di Roma, in quanto le offese sul social community Facebook erano rivolte advert anonimi, dal momento reato di minaccia che risultava impossibile riuscire a raggiungere il diretto interessato.
Il codice penale punisce il reato di diffamazione “semplice” con la reclusione fino a un anno oppure, in alternativa, con la multa fino a 1032 euro.
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Passando all’elemento soggettivo, il dolo si concretizza nella consapevolezza dell’innocenza dell’accusato, mentre a niente rilevano i moventi psicologici della condotta del reo.
Quanto appena detto circa la liceità della notizia diffusa a mezzo stampa vale anche quando non si eserciti il diritto di cronaca, bensì quello diverso (ma affine) di critica. Cos’è il diritto di critica?
La diffamazione è un reato di evento, cioè si consuma nell’istante e nel luogo in cui l’offesa viene percepita dai suoi destinatari.
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